Laguna con gusto!
Pesce freschissimo ed un turismo lento quello di Caorle, Chioggia e Pellestrina, da Piazza San Marco a Venezia distano un’ ora circa , ma sono luoghi bellissimi, al di fuori dai soliti e affollati itinerari, ma che riescono ad offrire sapori e luoghi sorprendenti.
Un percorso che ha i colori dei mercati e dei bragozzi, i peschereggi che approdano e scaricano centinaia di cassette colme di calamari, capesante, sarde e seppie, gamberi, canocchie e i mitili come le bevarasse e i caparossoli.
Tutti rigorosamente pescati in laguna e cucinati nelle osterie e nei bacari come cicheti, gli stuzzichini che accompagnano il vino, ma serviti anche in cartocci di “gamberi da passeggio” per i passanti.
Chioggia , Caorle e Pallestrina sono le tappe per un itinerario Gourmand, che aiuta a gustare i sapori autentici della cucina veneta. Ogni luogo ha una sua caratteristica e specialità, siamo noi che decidiamo di selezionare il nostro percorso secondo l’appetito , il desiderio e appagamento gustativo.
Come ad esempio risotto con i ghiozzi, broetto coi calamari e code di rospo, cannocchie fritte, tortelli di rombo ed infine le sarde in saor.
A Chioggia che sembra una Venezia in miniatura, dal romantico Canal Vena, e con il variopinto mercato del pesce, sino al ponte di Vigo, un piccolo Rialto in pietra chiara,si può apprezzare un’ottima cucina e alloggi con prezzi più bassi rispetto Venezia e soprattutto con meno turisti in giro.
Da Chioggia in 20 minuti di vaporetto si approda a Pellestrina, caratterizzata da casette dai colori sgargianti che servivano da riferimento ai pescatori quando rientravano dalle lunghe e fredde notti in mare. L’Isola molto amata da Thomas Mann è in realtà una striscia di terra di circa 11 chilometri, protetta dai Murazzi, un dedalo di barene che sono terre emerse attraversate dai ghebi i piccoli canali dove si vive seguendo il ciclo della luna e delle maree. Anche qui va di scena la vera e buona cucina veneziana.
Infine nella parte nord della laguna si affaccia Caorle. In questa area si incontrano solo pescatori che si appostano alcuni con le loro tipiche imbarcazioni la “Sanpierota” in legno a fondo piatto .
In questi luoghi gli unici rumori sono lo sciabordio dell’acqua contro la barca, l’affondare di un remo, il frullo delle ali delle folaghe tanto amate da Hemingway che questa terra allagata lo ispirò per realizzare il suo romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”.
Anche qui però tutto parla della Serenissima dal Rio Terà dove si affacciano le case dai vivaci colori azzurro, ocra, bordeaux , dal rotondo campanile romanico di Santo Stefano, allo svettante Duomo datato 1038.
Questo percorso non è solo la scoperta dei sapori e dei saperi autentici della laguna, ma aiuta a godere della bellezza, del rispetto dell’ambiente e della cultura veneziana di una parte di laguna ancora incontaminata fatta di attività produttive , come la pesca, che per secoli e ancora oggi fa parte della quotidianità per tantissime persone.
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